Vorrei vendere un appartamento senza aver prima sanato le spese condominiali.
È possibile?
Chi è interessato a vendere un appartamento senza aver sanato le spese condominiali è a tutt’oggi libero di farlo.
Mettere in vendita un’abitazione in un condominio è una delle pratiche di compravendita più diffuse.
Questo perché, soprattutto nelle grandi città, questa è la tipologia abitativa più apprezzata e commercializzata.
Le spese di condominio sono a carico del proprietario dell’immobile.
Solitamente, in fase di vendita, il venditore sana le spese condominiali in modo da arrivare all’atto di rogito con un debito azzerato.
È quindi possibile vendere un appartamento senza aver prima sanato le spese condominiali, a patto che queste vengano estinte prima del rogito.
In caso di vendita con debiti nei confronti del condominio, è l’acquirente a dover pagare questi essendo lui il nuovo proprietario dell’immobile.
In questi casi, l’acquirente può fare rivalsa legale sul venditore per farsi risarcire la somma dovuta.
Chi acquista può comunque tutelarsi da quest’eventualità.
L’acquirente può chiedere e pretendere dal venditore una certificazione, rilasciata dall’amministratore di condominio, (articolo 1130, n.9, del codice civile), in cui si conferma l’assenza di arretrati e la totalità delle spese pagate maturate fino alla data del rogito.
Questa certificazione può essere richiesta soltanto dal venditore in quanto attuale proprietario dell’immobile.
Diversamente, richiederla come acquirente violerebbe le regole sulla privacy condominiale.
L’acquirente può anche far inserire nel contratto di compravendita una scrittura ad hoc.
Questa clausola definisce che le spese di condominio dell’anno in corso o in quello precedente vengano addebitate solo al venditore.
Quest’ultima soluzione, è valida soltanto tra le parti e quindi non nei confronti del condominio.
Per questo motivo, il condominio può, legalmente, richiedere la cifra dovuta al nuovo condomino.
Ho intenzione di acquistare un piccolo appartamento che ho trovato a poco prezzo ma non so se è meglio acquistare la casa in contanti o prendendo un mutuo?
Uno dei dubbi più frequenti quando si decide di comprare un immobile riguarda la scelta del metodo di pagamento e cioè se è meglio acquistare la casa in contanti o con mutuo.
Potrebbe sembrare a prima vista un dubbio di semplice soluzione ed invece è sempre bene analizzare accuratamente la situazione.
In caso di obbligo di acquisto tramite mutuo per disponibilità economica ridotta, questo problema non sussiste.
Questo perché, in questa situazione, la strada che porta alla banca è l’unica soluzione fattibile e realistica.
Anche se si possiede l’intera somma per l’acquisto dell’immobile in contanti, può paradossalmente essere giusto prendere in considerazione un mutuo.
Questo perché pagando in contanti si evita si di contrarre un debito con una banca, ma questa scelta può lasciare poca liquidità a disposizione.
Utilizzando un mutuo si paga poco alla volta, una soluzione sicuramente più sostenibile per la maggior parte dei possibili acquirenti.
Chi ha sia liquidità economica che disponibilità per un mutuo sceglie sempre con maggior frequenza una divisione dell’acquisto della casa tra questi due metodi di pagamento.
Comprare parte della casa con liquidità e parte con mutuo, consente di poter mantenere una disponibilità in contanti.
Questa liquidità verrà utilizzata per poter poi sostenere le spese notarili con le relative imposte, i possibili costi dell’agenzia immobiliare e gli arredi, oltre alle altre spese legate all’immobile.
Come già detto in precedenza, scegliere di pagare la casa in contanti è vantaggioso perché evita di contrarre un debito con la banca per molti anni.
L’impegno nei confronti della banca infatti può avere tempi molto lunghi.
Ad oggi i mutui possono durare fino ai 30 anni durante i quali dovrai pagare anche gli interessi passivi.
Oltre a questo, pagare in contanti la casa ha costi più bassi rispetto al mutuo.
Questo perché non si devono pagare oltre agli interessi alla banca, anche gli onorari e le tasse al notaio e allo Stato relative all’atto di mutuo.
L’ideale conclusione sarebbe quella di poter pagare tutto in contanti.
Un “tutto” che riguarda, oltre che la vera e propria compravendita della casa, anche le spese extra.
Quindi, prima di puntare decisi su di un metodo di pagamento per acquistare la casa, controllate bene i fondi che avete a disposizione e agite di conseguenza.
Ho trovato un lavoro stabile e vorrei rendermi indipendente dalla mia famiglia andando a vivere con la mia fidanzata.
Meglio acquistare o prendere in affitto una casa?
Quando si decide di andare a vivere da soli, andare a convivere con il proprio compagno/compagna o semplicemente cambiare abitazione, la domanda più importante che ci facciamo e che ci dovremmo fare è quella relativa al decidere se è meglio acquistare o prendere in affitto una casa.
Si tratta infatti di un passo molto importante che sicuramente ci condizionerà la vita.
Noi italiani sia per tradizione che per vero e proprio dogma nazionale siamo stati sempre spinti a considerare l’acquisto di casa un fondamento del nostro pensiero.
L’acquisto della casa è sempre stato visto come un investimento sicuro e lo scopo finale per una vita realizzata e felice, seguito dal matrimonio e da un lavoro con il posto fisso.
Ad oggi, vista la situazione economica e culturale, questa concezione di investimento sul mattone sta mutando e influenzando le nuove generazioni.
I giovani fino ai 35 anni rivalutano l’acquisto della casa in base ai cambiamenti del mondo che vivono.
Con una situazione lavorativa che diventa sempre più dinamica e sempre meno stabile, ci si sta orientando sempre maggiormente su situazioni in affitto.
Il rendersi indipendenti dalla famiglia e l’andare a vivere da soli è ancora la scelta preferita per i giovani.
Con i nuovi contratti lavorativi a tempo determinato questa voglia di indipendenza è diventa però sempre più difficile in quanto per acquistare una casa, difficilmente si può contare sulla concessione di un mutuo da parte delle banche.
Per questo ed altri motivi è necessario valutare bene i pro e i contro relativi all’affitto o all’acquisto dell’immobile dove andremmo a trasferirci.
PREZZI BASSI
Chi può acquistare un immobile si trova in un periodo d’oro, con i prezzi delle case al ribasso e con i tassi dei mutui ai minimi storici.
AUTONOMIA DI INTERVENTO
Inoltre, essendo noi i proprietari della casa possiamo decidere in maniera del tutto autonoma di effettuare qualsiasi tipo di intervento di ristrutturazione o modifiche varie.
INVESTIMENTO SICURO
Con l’acquisto della casa, se per diverse situazioni lavorative, economiche o personali, dovessimo vendere, avremmo un ritorno economico da poter riutilizzare, mentre con l’affitto ci ritroveremmo ad aver speso mensilmente una certa cifra per ritrovarci poi con niente in mano.
TRANQUILLITÀ ABITATIVA
Acquistando una casa ci assicuriamo di avere un’abitazione sicura, il cosiddetto “tetto sopra la testa”.
Abitando un’immobile in affitto vivremmo in una situazione di precarietà abitativa, visto che a scadenza del contratto il proprietario potrebbe mandarci via, costringendoci ad una nuova ricerca di casa con tutte le problematiche derivanti.
GUADAGNO
L’immobile può essere messo a reddito, con un guadagno derivante dall’affitto di questo.
ECONOMICO
L’affitto è indicato per tutti coloro che non hanno un’immediata disponibilità economica, non dipendendo dalla concessione di mutui o prestiti.
NON VINCOLATO A MUTUO
Inoltre, a differenza da un acquisto con mutuo, con la formula dell’affitto, non si è vincolati alla banca con una rata mensile dispendiosa e dalla lunga durata ma si può spostare questo importante investimento per l’acquisto di altri beni.
MINOR TASSAZIONE, MANUTENZIONE E SPESE
Molte volte, nell’acquisto dell’immobile non si valutano tutti gli aspetti relativi alla tassazione, alla manutenzione e alle spese che ne scaturiscono negli anni.
In caso di lavori di sistemazione della casa, nella maggior parte dei casi è il proprietario dell’immobile a farsi carico delle spese che possono essere anche di grande entità.
MAGGIOR VERSATILITÀ DI TRASFERIMENTO
L’affitto permette una maggiore versatilità circa gli eventi che possono capitare nella vita.
Prendendo in locazione un’immobile avremmo la possibilità di un trasferimento più veloce senza dover stare a pensare ad una vendita dell’immobile che richiederebbe tempo e denaro, vincolando le nostre scelte e tempistiche.
In conclusione, l’acquisto o l’affitto di una casa è una scelta personale molto importante e delicata che dipende da diversi fattori da valutare attentamente.
Una scelta che, come visto, dipende fortemente dalla situazione economica che si vive.
Voglio fare un’offerta per una casa che ho visto ma di preciso non so qual’è l’ammontare della caparra per l’acquisto di un immobile.
Di che spesa si tratta?
Essere a conoscenza di qual è l’ammontare della caparra per l’acquisto di un immobile è una parte importante da sapere durante la fase preliminare di vendita e acquisto.
La caparra confirmatoria è prevista durante la compravendita immobiliare, quando si effettua il contratto preliminare di acquisto.
Con la caparra l’acquirente finale si impegna a dare al venditore una certa somma che ha una duplice valenza e cioè quella di:
Quindi, con la caparra, se la compravendita fallisce per colpa del compratore tale importo resta al venditore come indennizzo.
Quest’eventualità può essere poi vincolata a determinate opzioni precedentemente accordate nel contratto preliminare di compravendita, come nel caso della possibile o no concessione del mutuo da parte della banca.
Se invece il mancato acquisto immobiliare avviene per colpa del venditore, questo è obbligato a restituire il doppio della cifra versata a titolo di risarcimento.
La caparra confirmatoria rappresenta un vero e proprio anticipo sul prezzo di vendita e di solito si aggira intorno al 10-20% sulla somma pattuita per l’acquisto.
Questa cifra variabile viene decisa di comune accordo tra le parti prima della firma del contratto preliminare.
La caparra è effettuata sotto forma di assegno e generalmente più è alta e più assicura una conclusione positiva della trattativa di compravendita.
A volte se l’offerta che viene effettuata dall’acquirente è minore rispetto alla richiesta del venditore, una corposa caparra può aiutare a far “digerire” a quest’ultimo la proposta al ribasso.
Prima dell’accettazione della proposta di acquisto, l’assegno di caparra non può essere incassato
In caso di non accettazione della proposta, l’assegno deve poi essere riconsegnato.
Con un’agenzia immobiliare ho visto una casa che mi interesserebbe acquistare ma prima di iniziare con la vera e propria fase di compravendita volevo avere chiarimenti circa le spese extra che devo pagare per l’acquisto dell’immobile
Quali sono le spese extra da pagare oltre al costo della casa?
Le Spese extra per l’acquisto di un’immobile sono una parte sostanziale all’interno dell’economia di acquisto di una casa.
Questi costi costituiscono un’importante spesa ed è sempre bene conoscerne tutti i lati.
Le principali spese extra per l’acquisto di un immobile sono cosi divise.
Il contratto preliminare di compravendita è lo strumento contrattuale con il quale l’acquirente e il venditore di un immobile si impegnano, per iscritto, a fare ciò.
Questo contratto obbliga legalmente al successivo e definitivo atto di compravendita.
Se si è usufruito dei servizi di un’agenzia immobiliare, questa ha diritto a ricevere la sua provvigione.
Questo compenso è di solito espresso in percentuale sul prezzo concordato dalle parti in causa (venditore ed acquirente) e gli è dovuto anche per il solo fatto di aver messo in contatto le parti medesime per la corretta conclusione della mediazione immobiliare.
Il costo del notaio è variabile in base al prezzo e alla tipologia di immobile ed è stabilito da tabelle professionali.
Il compenso è dovuto sia per la stipula dell’atto di compravendita, sia per la realizzazione dell’eventuale atto di mutuo.
Inoltre, nel costo notarile sono compresi anche i bolli, le visure e l’IVA sul compenso.
Nonostante, come detto, il prezzo del notaio sia definito professionalmente, è sempre consigliabile farsi fare diversi preventivi da più notai in modo da poter scegliere quello che ci consente un risparmio maggiore.
Le imposte da pagare per l’acquisto della casa sono quelle della:
Questo genere di spesa come indicato è obbligatoria per chi acquista un’immobile con mutuo.
Questa imposta sul mutuo è una particolare tipologia d’imposta dovuta in sostituzione ad altre imposte e si calcola in maniera proporzionale, cambiando a seconda dell’entità e della natura del finanziamento.
Quest’onere, come dice il nome stesso, sostituisce in un’unica soluzione di imposta le varie:
Vicino la casa dei miei genitori c’è un appartamento che mi interessa ma è disabitato e non riesco a scoprire chi è il proprietario dell’immobile.
Come posso fare per scoprire il proprietario di un immobile da poter successivamente contattare?
Scoprire il proprietario di un immobile può sembrare scontato, ma molte volte non è cosi.
Infatti, quando si pensa alla proprietà di una casa si tende a concepire questa come possesso di una singola persona o al massimo di una coppia co-intestataria.
Invece tra donazioni, nude proprietà, affitti di lunga durata ed eredità, queste situazioni posso essere poco chiare e trasparenti.
Nella maggior parte dei casi queste situazioni si possono verificare su vecchi immobili o terreni, dove confini spesso poco definiti non consentono di avere una visione completa della proprietà.
Per sapere con sicurezza chi è l’effettivo proprietario di un immobile si possono richiedere due forme di documentazione.
Questo documento può essere richiesto presso l’agenzia del territorio, ufficio catasto.
Possiamo richiedere la visura catastale per bene immobile se abbiamo il numero di foglio e di particella dell’immobile stesso.
Se ritratta di un appartamento è necessario conoscere anche il “sub”.
Nel caso si tratta ad esempio di un terreno confinante ad uno già in nostro possesso, se non possediamo questi dati, possiamo richiedere prima la mappa.
Dalla mappa possiamo visionare poi i terreni interessati, rintracciando i dati mancanti per richiedere la visura catastale.
Possiamo richiedere la visura catastale per indirizzo se siamo invece a conoscenza dell’indirizzo esatto dell’immobile.
In caso di un appartamento, per richiedere la visura catastale per indirizzo potrebbero chiederci anche la destinazione d’uso dell’immobile e il piano dove si trova.
Questo documento è più sicuro rispetto alla visura catastale.
Questa maggior sicurezza è data dal fatto che la visura deve essere sempre aggiornata dal notaio che realizza l’atto pubblico di passaggio o compravendita dell’immobile.
Può essere richiesta nella Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Oltre a fornire i dati dei proprietari dell’immobile, la visura ipotecaria fornisce ulteriori importanti informazioni.
Potremmo cosi scoprire l’iscrizione di un’ipoteca, se è in corso una causa sulla proprietà dell’immobile, un pignoramento, etc.
Inoltre con questo documento è possibile richiedere le trascrizioni a favore/ trascrizioni contro, per scoprire a chi è stato venduto o donato l’immobile, se è stato ceduto a terzi e quando è avvenuto l’atto di trasferimento.
Sto per acquistare la mia prima casa. L’agenzia immobiliare mi ha chiesto di portare i miei documenti personali ma non mi ha specificato quali. Quali sono i documenti personali per l’acquisto di un immobile?
Non è scontato conoscere l’elenco di tutti i documenti personali per l’acquisto di un immobile. Queste sono informazioni, spesso, difficili da reperire.
Per acquistare un’immobile, oltre al proprietario, anche l’acquirente deve possedere dei documenti personali in grado di soddisfare tutte le fasi della compravendita.
Vi indichiamo, di seguito, l’elenco dei documenti da presentare all’agenzia immobiliare o direttamente al notaio, per l’acquisto di una casa.
Dobbiamo presentare, prima di tutto, i classici documenti che tutti portiamo con noi nel portafogli: es. il codice fiscale e il documento d’identità (patente di guida o carta d’identità). Se l’acquirente è un cittadino extracomunitario è indispensabile anche il permesso di soggiorno.
In caso di acquisto congiunto è importante richiedere all’anagrafe anche il documento che attesta il nostro stato civile.
Per entrare nel dettaglio, ecco la lista completa di tutti i documenti che dobbiamo avere con noi per l’acquisto di una casa:
Oltre a questi, si aggiungono tutti i documenti richiesti dalla banca in caso di mutuo.
Ho visto privatamente una casa che mi interessa ma prima di fare un offerta vorrei avere maggiori informazioni sull’immobile.
Che genere di documenti devo richiedere al proprietario per essere sicuro che la casa sia tutta in regola e per evitare spiacevoli sorprese in fase di compravendita?
Quali sono i documenti da richiedere al proprietario per acquistare una casa? Un’importante domanda che dovrebbe essere la base per la realizzazione di una buona compravendita.
Questi documenti devono attestare la corretta situazione catastale, legale, strutturale ed economica dell’edificio.
I principali documenti da richiedere al proprietario di una casa da acquistare sono:
Con questo documento è possibile controllare la proprietà dell’immobile stesso, che potrebbe essere derivante oltre che da un classico rogito, anche da una successione o una donazione.
Con la visura ipotecaria si vede l’eventuale esistenza di un’ipoteca sull’immobile che sia volontaria o legale.
In caso di visura volontaria questa risulta essere tranquillamente estinguibile in quanto è normalmente iscritta sull’immobile dalla banca che concede il mutuo di acquisto.
Per cancellarla basta che prima del rogito o contestualmente a questo, il proprietario estingua il mutuo in essere.
Diversamente, in caso di Ipoteca legale o giudiziale, la vendita potrebbe essere più complessa e rischiosa e richiedere una preventiva consulenza dal notaio per controllarne la fattibilità d’acquisto.
Con questo certificato si stabilisce la regolare conformità dell’abitazione a quanto indicato nei pubblici registri, secondo normative e regolamentazioni ben definite.
L’APE consentirà di avere informazioni sulla classe energetica dell’abitazione
Indipendentemente dalle vostre motivazioni di acquisto, che siano di maggiori spazi, vicinanza ad affetti, al posto di lavoro o più semplicemente per investimento, una compravendita immobiliare richiede sempre una valutazione attenta per non imbattersi in eventuali problemi futuri.
Con questi documenti vi potrete avvicinare alla compravendita essendo sicuri di avere in mano tutte le carte in regola per effettuare l’acquisto che volete in maniera serena e tranquilla.
Vorrei acquistare un’appartamento ma prima di cominciare la vera e propria fase di ricerca, vorrei avere qualche utile informazione su quali domande fare al proprietario dell’immobile o all’agenzia immobiliare.
Per fare la scelta migliore, oltre a guardare bene l’immobile che ci interessa, dobbiamo fare domande importanti prima di acquistare un immobile.
Quando si sta cercando un immobile da acquistare è sempre bene non farsi prendere dalla fretta ma valutare la soluzione migliore alle nostre esigenze.
Le domande che dobbiamo sempre tener bene a mente, ed effettuare correttamente, sono indipendenti se formulate al proprietario diretto o ad un agente immobiliare incaricato della vendita dell’immobile.
Chiedere è sempre la cosa migliore e in questi casi ogni domanda che faremmo ci permetterà di scoprire sempre maggiori informazioni riguardo l’immobile che vorremmo acquistare.
Queste domande dovranno rispondere ad ogni nostro dubbio in modo da farci scoprire tutti gli aspetti dell’immobile interessato e della compravendita di questo.
Le domande fondamentali da fare prima di acquistare un immobile sono:
Per verificare fin da subito che il venditore sia il reale proprietario della casa e che questa sia o meno divisa in più proprietari, come nel caso di un’eredità, rendendo la vendita a volte più lunga e complicata.
Per scoprire sin da subito l’entità di possibili lavori di ristrutturazione e per un calcolo veloce dei possibili costi extra compravendita.
Con tutta la documentazione in regola ci si assicura che l’immobile è perfettamente vendibile, regolarmente accatastato, planimetricamente esatto.
Tutto questo per evitare che in una successiva fase di vera e propria compravendita non escano fuori problemi che siano strutturali, di agibilità o di pendenze legali/economiche.
Secondo le nuove regolamentazioni il proprietario deve essere in possesso dell’APE, e cioè dell’attestato di prestazione energetica.
La superficie commerciale è sempre maggiore di quella considerata calpestabile e quindi la superficie utile è minore rispetto a quella dichiarata in fase di descrizione dell’immobile.
Vi potreste cosi ritrovare ad aver acquistato un immobile con minori metri quadrati sfruttabili rispetto a quello che credevate.
Per venire subito a conoscenza di possibili mutui, spese condominiali ancora da pagare o altre possibili spese del proprietario ancora “vive e attive” sulla casa.
Questa è indicata in caso di acquisto di un immobile su condominio, in quanto queste spese sono di importante entità sia strutturale ma soprattutto economica, con una possibile variazione di offerta in fase di proposta d’acquisto.
In caso di impianti non a norma, come per le condizioni dell’immobile, questa risposta vi consentirà da subito di capire l’entità di possibili lavori di sistemazione da fare con una relativa e giustificata proposta d’acquisto al ribasso.
Per scoprire i servizi più importanti per la vivibilità della zona dove si trova l’immobile come scuole, supermercati, fermate dei mezzi pubblici, etc.
Per avere sin da subito un quadro economico completo di tutta la situazione di spesa per l’acquisto dell’immobile, dal costo vivo della casa, passando per le possibili spese di agenzia e del notaio.
Altra importante domanda che vi consentirà di avere un quadro sempre più dettagliato dei costi della compravendita.
Dalle risposte che riceveremo trarremo le conclusioni circa la decisione di aver preso la scelta giusta o sbagliata.
In base a queste scelte saremmo poi in grado di fare una proposta di compravendita adeguata o deviare la ricerca su altre soluzioni.
Sto iniziando a pensare all’acquisto della mia prima casa ma non so se ricercarla tramite annunci privati o affidarmi ad una agenzia immobiliare. Cos’è meglio?
Acquistare casa privatamente o tramite agenzia immobiliare? Una domanda sempre attuale in cerca della miglior risposta.
Al giorno d’oggi acquistare casa non è semplicemente mettersi alla ricerca di un immobile per sopperire ad un bisogno abitativo.
Acquistare una casa è un vero e proprio impegno personale dove non è mai facile capire quello che è giusto o che è sbagliato.
Scegliere di acquistare casa privatamente o affidarsi ad un’agenzia immobiliare è oramai da tempo campo di discussione da parte di tutte quelle persone che decidono di effettuare una compravendita.
Per avere una visione quanto più obbiettiva e corretta della situazione, analizzeremo i pro e i contro delle due modalità di acquisto casa.
Quindi, realizzare una compravendita in autonomia può essere un affare se si ha esperienza nel settore e avendo ben chiaro tutto l’iter per l’acquisto dell’immobile.
Diversamente, se si è ad un primo approccio con l’acquisto di una casa, o non si ha ne voglia e né tempo di stare a ricercare documenti e a controllare il tutto, meglio affidarsi ad un professionista immobiliare che pensi per voi a tutte le pratiche burocratiche e ai vari controlli.