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Cos’è il grado di protezione delle lampade

Devo acquistare delle nuove lampade per il giardino e vorrei sapere: cos’è il grado di protezione delle lampade?

Quello che viene comunemente indicato sulle lampade da esterno, con la sigla IP (International Protection), è il grado di protezione dagli agenti atmosferici. Le lampade per esterni, infatti, sono soggette all’azione di sole, pioggia, vento, nonché della polvere; sono, inoltre, maggiormente esposte agli urti accidentali. Il grado di protezione delle lampade, quindi, ci offre un’utile indicazione nell’acquisto dell’illuminazione per esterni che meglio si commisura alle nostre esigenze.

Importanza del grado di protezione

Per esemplificare cos’è il grado di protezione delle lampade, pensiamo all’illuminazione di una fontana: gli elementi che compongono il sistema dovranno garantire resistenza agli agenti corrosivi, onde evitare pericolosi inconvenienti all’impianto elettrico. Anche nella scelta delle lampade per interni, il grado IP ha la sua rilevanza; l’illuminazione del bagno, ad esempio, dovrà tenere conto dell’umidità dell’ambiente.

Diversi gradi di protezione delle lampade

Le moderne lampade da esterni possono essere suddivise in 8 diversi gradi di protezione dagli agenti esterni. Il livello 0 indica le lampade totalmente prive di protezione, mentre il livello 8 garantisce protezione totale, fino alla totale immersione in acqua della lampada, anche ad alta pressione. I gradi intermedi indicano efficaci livelli di impermeabilità, solo però se il getto colpisce la lampada con bassa intensità, o con un angolo inferiore di 60°.

La seguente tabella illustra efficacemente quanto esposto sopra.

Normativa

Per i riferimenti normativi, il grado di protezione delle lampada, IP, è stabilito dalla Commissione Internazionale di Elettrotecnica (IEC), ed è regolato dalla norma CEI EN 60529/1997.

Una casa più sicura e protetta, quindi, passa anche per la scelta della giusta lampada e, vale la pena ricordarlo, ogni ambiente necessita di soluzioni specifiche, che si adattino alle sue caratteristiche.

Progettare un sistema di illuminazione economico

Devo sostituire l’impianto di illuminazione del mio appartamento e vorrei trovare delle soluzioni efficienti: come posso progettare un sistema di illuminazione economico?

Quando si decide di rivedere l’impianto d’illuminazione della propria casa, ci sono molte soluzioni all’insegna del risparmio. Risparmio che, è bene ricordarlo, non dovrà andare a scapito dell’efficienza energetica dell’abitazione, altrimenti si rischierà solo di ricevere bollette più salate.

Vediamo, quindi, come è possibile cambiare il sistema di illuminazione della casa, senza spendere una follia.

Lampade a basso consumo

Un primo passo, per un’illuminazione economica, passa certamente attraverso l’uso di lampade a basso consumo energetico. Lampade a led o a luce alogena, infatti, consentono di risparmiare fino al 90% del consumo di energia elettrica, rispetto alle obsolete lampadine a incandescenza. Le moderne lampade, inoltre, hanno una durata molto lunga nel tempo. Un piccolo investimento, quindi, per contenere il consumo energetico ed avere una casa ben illuminata.

Dimmer

Il dimmer è un regolatore dell’intensità della luce; applicato agli interruttori dell’abitazione, consente di variare la quantità di luce di cui si ha bisogno. Il dimmer è soprattutto un valido alleato di un’illuminazione economica; permette, infatti, di utilizzare le luci a piena potenza solo quando è strettamente necessario, e regolarle ad un’intensità più soffusa, quando si vuole avere un po’ di atmosfera.

Tipi di lampade

Progettare un sistema di illuminazione economico, senza prevedere onerosi interventi murari, è possibile; ed è anche facile! Grazie alla grande varietà di lampade in commercio, si potrà scegliere la soluzione meno “invasiva”e di più semplice installazione.

Alcuni esempi sono:

  • le strisce led
  • le lampade da terra
  • i faretti da studio.

Questi tipi di lampade, disponibili in tante, diverse forme e dimensioni, consentono di cambiare l’aspetto della casa e la sua illuminazione, senza spendere una follia. Sono, inoltre, elementi che si sposano bene con un arredamento moderno.

Consigli

Un buon modo per capire come risparmiare è, certamente, quello di evitare alcuni errori, piuttosto comuni, nella progettazione dell’impianto di illuminazione. Un consiglio che sentiamo di darvi, se state pensando ai led da incasso, è quello di evitare l’eccesso di punti luce; i led da incasso, infatti, vanno usati con parsimonia, poiché hanno un costo iniziale piuttosto alto; si rischia, inoltre, di avere consumi elevati. Al contrario, invece, meglio installare più interruttori, così da avere un controllo delle luci più mirato ed efficiente. Quindi, pochi punti luce e più interruttori, così da accendere solo le luci di cui si ha effettivamente bisogno.

Vale la pena ricordare, infine, che il risparmio energetico passa, innanzitutto, per la riduzione degli sprechi; il migliore strumento di contenimento dei consumi, quindi, è l’abitante della casa e la sua volontà di non dissipare energia inutilmente.

Differenze tra luci a led e alogene

Devo sostituire l’impianto di illuminazione della mia casa e vorrei utilizzare delle lampadine a basso consumo energetico. Quali sono le differenze tra luci a led e alogene?

L’efficienza energetica della nostra casa, passa anche attraverso le lampade che utilizziamo per l’illuminazione. È, anzi, il modo più semplice ed economico per iniziare a risparmiare sulle bollette.

Vediamo nel dettaglio le differenze tra luci a led e alogene.

Luci a led

Le lampade a led sono, ormai, in commercio da qualche anno e, ciononostante, rappresentano decisamente l’illuminazione del futuro. In questo genere di lampade, la luce viene prodotta dall’emissione di fotoni da parte di diodi. Questa caratteristica le rende particolarmente efficienti, nonché durature nel tempo. Una lampada a led, infatti, può durare anche 20 anni, restando accesa per 6/7 ore al giorno.

Luci alogene

Le lampade alogene sono molto simili alle vecchie lampadine a incandescenza, dalla quali differiscono però per il gas contenuto nel bulbo; in genere, infatti, si tratta di xeno, iodio o kripton. Molto più efficienti delle vecchie incandescenti (durano anche più del doppio), producono una luce più bianca e intensa, che può essere regolata con un apposito interruttore.

Differenze

Benché sia le lampade a led, sia quelle alogene, consentano un buon risparmio energetico, differiscono tra loro per le seguenti caratteristiche:

  • le luci alogene si “scaldano” lentamente, quindi non sprigionano subito tutta la loro intensità, mentre quelle a led si accendono subito
  • le lampade a led, per la loro struttura, sono meno fragili
  • comparate con le lampade a incandescenza, quelle a led consentono un risparmio del 90%, mentre le alogene “solo” del 50%
  • le lampade a led hanno ancora un costo d’acquisto piuttosto elevato, mentre quello delle alogene è molto contenuto.

Si tratta comunque, sia che si parli di led che di alogeno, di luci altamente efficienti; ciò rende possibile inserirle entrambe, ad esempio in stanze diverse, all’interno del proprio sistema di illuminazione. Il risparmio sarà comunque garantito!

Detrazioni per gli impianti ad energia rinnovabile

So che esistono delle detrazioni per gli impianti ad energia rinnovabile; per la ristrutturazione della mia casa, infatti, vorrei installare degli impianti che sfruttino energie alternative, a che tipo di agevolazioni avrei diritto?

Le energie rinnovabili, oltre ad essere amiche dell’ambiente, sono ormai anche sinonimo di risparmio energetico nelle nostre case.

Cosa sono le energie rinnovabili

Come dice il loro stesso nome, le energie rinnovabili sono risorse che si rinnovano e che, pertanto, si possono considerare pressoché inesauribili. Il sole, il vento e il calore geotermico sono le fonti maggiormente utilizzate per la produzione di energia ad uso domestico; i moderni impianti, infatti, sono ormai in grado di sfruttare queste risorse e “convertirle” in notevole risparmio per le nostre tasche. Le energie rinnovabili, per uso domestico, sono utilizzate per la produzione di:

  • acqua calda
  • energia elettrica
  • aria calda e fredda.

Bonus

Il legislatore, affinché l’uso di queste energie sia incentivato, ha stabilito il diritto a dei bonus fiscali, per chi volesse dotare la propria abitazione di impianti alimentati dalle suddette fonti.

Per comprendere a quale tipo di bonus, e quindi di detrazioni, si abbia diritto, bisogna considerare il tipo di impianto che si vuole installare nella propria abitazione.

Detrazioni 65%

Qualora si vogliano installare dei pannelli solari termici, quindi per la produzione di acqua calda e riscaldamento, l’intervento rientra nell’EcoBonus 2020. Tale bonus da diritto a detrazioni IRPEF, pari al 65% della spesa sostenuta, e recuperabili in 10 anni. Stesso discorso per l’installazione di un impianto geotermico, o a pompa di calore. Ai fini del diritto all’EcoBonus, è necessario poi che venga inviata ad Enea la certificazione dell’impianto, entro 90 giorni dal fine lavori.

Detrazioni 50%

Per i pannelli fotovoltaici (quindi per la produzione di energia elettrica), invece, il legislatore fa riferimento al Bonus Ristrutturazioni Edilizie, che da diritto a detrazioni del 50% sulla spesa effettuata. In tale spesa poi va calcolata l’Iva al 10%, anziché al 22%.

Le agevolazioni fiscali, in tutti i casi, saranno calcolate sul costo totale sostenuto per l’acquisto, l’installazione e la certificazione dell’impianto. Qualora, infatti, ci si rivolga ad un professionista per la compilazione della certificazione A.P.E., anche tale spesa potrà essere detratta.

Requisiti

Hanno diritto alle detrazioni, tutti i contribuenti soggetti ad IRPEF; è quindi sufficiente risiedere e lavorare in Italia. Altro requisito fondamentale è che gli interventi dovranno essere effettuati su edifici esistenti; le agevolazioni non si applicano a nuove costruzioni. Il pagamento, poi, potrà essere effettuato solo tramite bonifico bancario parlante.

Per maggiori informazioni, in merito alle detrazioni per gli impianti ad energia rinnovabile, è possibile consultare la Legge di Bilancio 2020 in Gazzetta Ufficiale, il sito di Enea, per la produzione della documentazione necessaria, ed il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Utilizzare le lampade con i sensori di movimento

Per gli spazi esterni della mia casa, vorrei utilizzare le lampade con i sensori di movimento, in particolare per il vialetto, il giardino e l’ingresso. Come funzionano queste luci a sensori?

La domanda di lampade con i sensori di movimento è aumentata molto negli ultimi anni. Due esempi spiegano perfettamente il perchè.

Quante volte vi sarà capitato di tornare a casa, in pieno giorno, e scoprire che avete lasciato le luci esterne accese? Oppure, di notte, di dover cercare al buio le chiavi di casa o la toppa della porta?

Cosa sono le lampade con sensori di movimento

I sensori di movimento sono dei rilevatori che si attivano al passaggio e accendono, automaticamente, le luci connesse. Sono utilizzati anche negli interni di case e locali pubblici, ma la loro utilità è ben nota, soprattutto, per gli esterni.

Oltre ad evitare pericolosi inciampi al buio, consentono di tenere lontani eventuali malintenzionati che si avvicinino all’abitazione. Permettono, inoltre, un notevole risparmio energetico. Un sistema di illuminazione, dotato di sensori di movimento, infatti, è di solito anche temporizzato; così, le luci saranno accese solo per il tempo strettamente necessario.

Tipologie di sensori

I rilevatori adatti all’installazione per esterni possono essere suddivisi in 3 categorie:

I sensori a infrarossi passivi percepiscono le fonti di calore, attivando il sistema. Quelli ad alta frequenza funzionano per riflesso delle onde elettromagnetiche, mentre quelli con fotocamera si attivano al cambio dell’immagine ripresa.

Tutti questi tipi di sensori possono essere integrati già nelle lampade in commercio, oppure possono essere acquistati separatamente.

Regolazioni personalizzate

Affinché il sistema risulti efficiente, è necessario regolarlo su delle esigenze personalizzate. Gli elementi personalizzabili sono, quindi:

  • l’angolo di rilevamento:
  • la durata dell’illuminazione:

Il primo va regolato nella direzione in cui il sensore deve percepire il movimento. La durata, invece, va impostata affinché le luci rimangano accese per un determinato lasso di tempo dall’attivazione del sensore.

Tipi di lampade

Per quanto riguarda i tipi di lampade, la scelta è piuttosto varia. Per utilizzare le lampade con i sensori di movimento, in commercio sono disponibili, ad esempio, lampioni o lampioncini, applique da muro, plafoniere, fino alle lampade ad energia solare. Riguardo il tipo di lampadine, in genere, si tende a consigliare l’uso di Led da esterno.

Installare un’illuminazione dotata di sensori di movimento rappresenta, insomma, un discreto vantaggio. Sia in termini di sicurezza, sia di risparmio energetico è, di certo, un valore aggiunto per il comfort delle nostre case.

Come scegliere il sistema di illuminazione per il giardino

Ho acquistato una casa con giardino e vorrei capire come illuminarlo, come scegliere il sistema di illuminazione per il giardino?

Quando si decide di allestire un giardino, è di certo importante considerare il sistema di illuminazione che, oltre a donare atmosfera al nostro spazio, ci consentirà anche di dare un’impronta di stile, nonché di tener conto del risparmio energetico.

Progettazione

Per quanto riguarda la progettazione del sistema di illuminazione del giardino, l’ideale sarebbe rivolgersi ad un professionista che si occupi di sistemi luci. La sua esperienza saprà suggerire come e dove sistemare l’illuminazione, nonché saprà indicarci un buon installatore.

Se, invece, si vuole provare a realizzarlo da soli, la prima cosa da fare è valutare gli spazi che il giardino offre, quindi le sue dimensioni ed il modo in cui è distribuito. Quello che sarà essenziale determinare è, quindi, quali sono gli spazi da illuminare e quante lampade servono per farlo.

Lampade

I tipi di lampade da giardino, presenti sul mercato, sono pressoché infinite, sia per alimentazione che per posizionamento. Si parla, infatti, di un sistema di illuminazione, poiché sarà necessariamente composto da più elementi, anche di diverso tipo. Per quanto riguarda pergole e gazebo, ad esempio, saranno necessarie delle lampade a soffitto per esterni, mentre delle lampade da muro ad incasso saranno più adatte per illuminare le scale. Stabiliti i punti luce fondamentali, si potranno poi valutare un’infinità di ulteriori, piccoli sistemi di illuminazione, così da dare un tocco più personale. Un’idea, ad esempio, sono i faretti segnapassi, con luci a led; perfetti per segnalare un piccolo sentiero, ma anche per delimitare uno spazio del giardino, come la zona piscina.

Esistono poi vari modelli dei classici lampioncini da giardino, nonché la possibilità di allestire, magari un piccolo angolo, con delle romantiche lanterne.

Temperatura della luce

In relazione a come avremo deciso di arredare il giardino, sarà necessario scegliere che tipo di atmosfera l’illuminazione dovrà imprimere all’ambiente. Delle lampade a luce calda doneranno al nostro spazio esterno un’atmosfera morbida ed accogliente; d’altro canto, un’illuminazione a luci fredde consentirà una migliore corrispondenza dei colori, sia dei fiori, sia dell’arredamento che abbiamo scelto per il giardino. L’importante è non mischiare luci calde e fredde, così da evitare che gli spazi siano illuminati in maniera non uniforme.

Risparmio energetico

Anche in materia di risparmio energetico, quando dovrete scegliere il sistema di illuminazione per il giardino, potrete optare per soluzioni che consentano di consumare meno e che siano quindi, eco-sostenibili. Un esempio sono le lampade a led, disponibili in tutte le forme e dimensioni; esistono, oppure, dei faretti ad energia solare, specifici per esterni, completamente a consumo zero.

Il giardino è, a tutti gli effetti, un ambiente della casa e, come tale, ne deve rispecchiare lo stile, nonché deve essere uno spazio vivibile e confortevole. Per poterne godere al meglio necessita, dunque, di un sistema di illuminazione efficiente e che doni la giusta atmosfera.

Detrazioni per l’installazione di pannelli solari

Vorrei installare in casa un impianto solare e, per comprendere meglio il tipo di costo che dovrò sostenere, mi interessa sapere che tipo di incentivi potrei ricevere. Esistono delle detrazioni per l’installazione di pannelli solari?

A seguito della nuova Legge di Bilancio 2020, tutti gli incentivi previsti per il 2019 sono stati riconfermati. Per meglio comprendere a che tipo di detrazione si ha diritto e in quale ambito vanno considerati gli incentivi, dobbiamo però, innanzitutto, distinguere i pannelli solari termici dai pannelli solari fotovoltaici.

Pannelli solari termici

Destinati alla produzione di acqua calda per uso sanitario e per il riscaldamento, i pannelli solari termici rientrano nell’Ecobonus 2020, relativo al risparmio energetico e, pertanto, danno diritto a una detrazione IRPEF del 65%, entro una spesa massima di 60.000€, rimborsabile in 10 anni.

Pannelli solari fotovoltaici

I pannelli solari fotovoltaici, pur sfruttando come i pannelli termici l’energia solare, servono però alla produzione di energia elettrica. L’installazione di questo tipo di pannelli rientra nel Bonus Ristrutturazioni Edilizie 2020 e, di conseguenza, da diritto ad una detrazione IRPEF del 50%. A questo, la normativa aggiunge l’Iva al 10% (anziché al 22%).

Requisiti

Fatta questa doverosa distinzione, l’installazione di pannelli solari, sia per la produzione di energia che per quella di acqua calda, deve rispettare determinati requisiti, affinché dia diritto agli incentivi. Vediamoli insieme:

  • l’edificio deve essere esistente: l’installazione su nuove costruzioni, infatti, non da diritto a questo tipo di detrazioni;
  • il pagamento può avvenire solo a mezzo di bonifico parlante, dove si dovrà indicare la causale (con riferimento normativo Art. 16bis, DPR 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o la partiva Iva del beneficiario del pagamento, il numero e la data della fattura;
  • la conformità del prodotto alla normativa europea;
  • la garanzia di almeno 5 anni per i pannelli;
  • presentazione della pratica ad Enea, entro 90gg dalla data di fine lavori.

Beneficiari

Attraverso la dichiarazione dei redditi, tramite 730 o Modello Unico, posso beneficiare degli incentivi tutti i privati cittadini, sia che l’installazione dei pannelli solari avvenga in private abitazioni, sia per locali adibiti a scopi commerciali.

La detrazione si applica a tutti i costi sostenuti per l’efficientamento energetico o per la ristrutturazione edilizia, compresi quindi:

  • acquisto dei prodotti
  • installazione
  • certificazione (laddove ci si avvalga di un professionista).

In ogni caso, e indipendentemente dalle detrazioni per l’installazione di pannelli solari, sia che la scelta ricada su un impianto a pannelli termici, sia sul fotovoltaico, si tratterà comunque di una soluzione green, che permetterà alla nostra casa di utilizzare energia rinnovabile, in questo caso quella solare, e, di conseguenza pulita ed eco-sostenibile. Sarà, insomma, una scelta amica dell’ambiente.

Impianti elettrici sfilabili o non sfilabili. Qual è la differenza?

Nelle descrizioni di vendite immobiliari ho notato che vengono citati gli impianti elettrici di un’abitazione come sfilabili o non sfilabili. Qual è la differenza?

Capire la differenza tra un impianto elettrico sfilabile da uno non sfilabile è una delle cose più importanti da sapere quando si decide di acquistare un immobile.

Questa caratteristica condiziona il valore dell’edificio, appartamento o locale e il possibile esborso economico in fase di ristrutturazione.

La regolamentazione

Le normative vigenti in materia di sicurezza degli impianti elettrici, sono regolate dalla norma CEI 64-8 e dalle sue varianti.

Queste normative affermano che, qualsiasi abitazione per definirsi con impianti a norma, deve possedere tra le varie caratteristiche fondamentali, degli impianti sfilabili.

Impianti elettrici sfilabili

Con il termine di “sfilabile”si intende che le dimensioni interne dei tubi protettivi e dei relativi accessori, dopo la messa in opera, devono essere tali da permettere di infilare, sfilare e tirare agevolmente i cavi elettrici.

I cavi sfilabili devono essere sostituiti o controllati nella maniera più sicura e agevole possibile.

Impianti elettrici non sfilabili

Quindi, al contrario, un impianto elettrico “non sfilabile”è costituito da un insieme di cavi murati all’interno delle pareti.

Questo genere di cavi murati costringono, quindi, a lavori di demolizione.

I lavori per il cambio o la sistemazione dell’impianto elettrico saranno dispendiosi sia da un punto di vista di tempo che di denaro.

In questa maniera, l’impianto, risulta non a norma e da rifare per assicurarsi un sistema elettrico sicuro ed efficiente, al passo con i moderni standard europei e mondiali.

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