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Come si calcola il numero di elementi di un radiatore?

La mia casa è dotata di un’ampia taverna che vorrei ristrutturare; al momento, dispone solo del camino ma, visto che dovrò fare dei lavori, ho pensato di installare anche dei termosifoni. Vorrei sapere: come si calcola il numero di elementi di un radiatore?

Quando si ristruttura una casa, o anche un solo ambiente, può essere necessario progettare di nuovo l’impianto di riscaldamento. Se poi, come in questo caso, non c’è un impianto preesistente, bisognerà stabilire il dimensionamento dei radiatori, affinché questi scaldino a sufficienza l’ambiente. Per capire come si calcola il numero di elementi di un radiatore, vediamo prima come funziona questo importante complemento.

Funzionamento del radiatore

Il radiatore, o più comunemente il termosifone, propaga nell’ambiente il calore prodotto dall’acqua che scorre al suo interno. Tale acqua viene prima scaldata dalla caldaia e poi distribuita nei radiatori, attraverso le tubazioni.

Calcolare il numero di elementi di un radiatore

Come nel caso del calcolo del fabbisogno termico, le indicazioni che vi daremo di seguito servono solo per avere un’idea di massima. Per un calcolo accurato, dovrete rivolgervi al vostro installatore di fiducia. Per effettuare il calcolo approssimativo, bisognerà comunque tenere in considerazione i seguenti fattori:

  • il volume dell’ambiente
  • le calorie necessarie per scaldarlo
  • la potenza di ogni elemento del radiatore.

Esempio

Per rendere più facile la comprensione di questo calcolo, vediamo direttamente un esempio.

Ipotizziamo di dover calcolare gli elementi di un radiatore, per scaldare una taverna delle seguenti dimensioni: lunghezza 6 metri, larghezza 5 metri, altezza 3 metri. Il volume dell’ambiente sarà quindi di 6x5x3=90 metri cubi. A questo punto, dobbiamo moltiplicare i metri cubi per le chilocalorie, che stabiliremo su un valore medio di 30kcal; quindi 90×30=2700kcal. Non ci resta che dividere le chilocalorie totali per la potenza di ogni singolo elemento del radiatore che, convenzionalmente, stabiliremo essere di 200kcal; quindi 2700:200=13,5. Questo è il numero, molto indicativo, di elementi radianti necessari per riscaldare una stanza di 90 metri cubi.

Conclusioni

I dati sopra descritti, ricordiamo, non tengono conto di alcuni importanti fattori, necessari per avere un calcolo esatto del numero di elementi di un radiatore. Un buon installatore, infatti, terrà conto anche dell’esposizione dell’immobile, del suo grado di isolamento e coibentazione, nonché della zona climatica in cui la casa si trova. Rivolgersi ad un professionista, quindi, è necessario per avere un computo preciso e, di conseguenza, raggiungere il comfort desiderato in casa.

Detrazioni per gli impianti ad energia rinnovabile

So che esistono delle detrazioni per gli impianti ad energia rinnovabile; per la ristrutturazione della mia casa, infatti, vorrei installare degli impianti che sfruttino energie alternative, a che tipo di agevolazioni avrei diritto?

Le energie rinnovabili, oltre ad essere amiche dell’ambiente, sono ormai anche sinonimo di risparmio energetico nelle nostre case.

Cosa sono le energie rinnovabili

Come dice il loro stesso nome, le energie rinnovabili sono risorse che si rinnovano e che, pertanto, si possono considerare pressoché inesauribili. Il sole, il vento e il calore geotermico sono le fonti maggiormente utilizzate per la produzione di energia ad uso domestico; i moderni impianti, infatti, sono ormai in grado di sfruttare queste risorse e “convertirle” in notevole risparmio per le nostre tasche. Le energie rinnovabili, per uso domestico, sono utilizzate per la produzione di:

  • acqua calda
  • energia elettrica
  • aria calda e fredda.

Bonus

Il legislatore, affinché l’uso di queste energie sia incentivato, ha stabilito il diritto a dei bonus fiscali, per chi volesse dotare la propria abitazione di impianti alimentati dalle suddette fonti.

Per comprendere a quale tipo di bonus, e quindi di detrazioni, si abbia diritto, bisogna considerare il tipo di impianto che si vuole installare nella propria abitazione.

Detrazioni 65%

Qualora si vogliano installare dei pannelli solari termici, quindi per la produzione di acqua calda e riscaldamento, l’intervento rientra nell’EcoBonus 2020. Tale bonus da diritto a detrazioni IRPEF, pari al 65% della spesa sostenuta, e recuperabili in 10 anni. Stesso discorso per l’installazione di un impianto geotermico, o a pompa di calore. Ai fini del diritto all’EcoBonus, è necessario poi che venga inviata ad Enea la certificazione dell’impianto, entro 90 giorni dal fine lavori.

Detrazioni 50%

Per i pannelli fotovoltaici (quindi per la produzione di energia elettrica), invece, il legislatore fa riferimento al Bonus Ristrutturazioni Edilizie, che da diritto a detrazioni del 50% sulla spesa effettuata. In tale spesa poi va calcolata l’Iva al 10%, anziché al 22%.

Le agevolazioni fiscali, in tutti i casi, saranno calcolate sul costo totale sostenuto per l’acquisto, l’installazione e la certificazione dell’impianto. Qualora, infatti, ci si rivolga ad un professionista per la compilazione della certificazione A.P.E., anche tale spesa potrà essere detratta.

Requisiti

Hanno diritto alle detrazioni, tutti i contribuenti soggetti ad IRPEF; è quindi sufficiente risiedere e lavorare in Italia. Altro requisito fondamentale è che gli interventi dovranno essere effettuati su edifici esistenti; le agevolazioni non si applicano a nuove costruzioni. Il pagamento, poi, potrà essere effettuato solo tramite bonifico bancario parlante.

Per maggiori informazioni, in merito alle detrazioni per gli impianti ad energia rinnovabile, è possibile consultare la Legge di Bilancio 2020 in Gazzetta Ufficiale, il sito di Enea, per la produzione della documentazione necessaria, ed il sito dell’Agenzia delle Entrate.

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