Sto facendo i documenti per affittare una casa e ho scoperto di dover pagare l’imposta di bollo per l’immobile in affitto.
Che cos’è, che costi ha e come si paga?
L’imposta di bollo per un immobile in affitto è un tributo che viene pagato sulla scrittura del contratto di locazione.
Questa imposta viene applicata per ogni singolo foglio utilizzato per la scrittura.
Questo pagamento dell’imposta è dovuto con l’art. 1 del D.P.R. 642/72, secondo cui:
“sono soggetti all’imposta di bollo gli atti, i documenti ed i registri indicati nell’annessa tariffa.”
Sul contratto di locazione si paga un’imposta di bollo di € 16 per ogni foglio, cioè per le 4 facciate o 100 righe (25 righe massime per facciata), come descritto dall’art. 9 del D.P.R. 642/72.
L’imposta di bollo per un immobile in affitto si paga attraverso l’acquisto dei contrassegni telematici, prima conosciuti come marche da bollo.
Questi contrassegni si devono acquistare in data non successiva a quella della stipula del contratto di locazione.
Se si paga l’imposta di registro con la richiesta di addebito è possibile assolvere con la stessa modalità di pagamento anche l’imposta di bollo.
Se la registrazione del contratto di locazione è effettuata per via telematica, tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate, il pagamento dell’imposta di bollo è effettuato con addebito su c/c bancario o postale.
Nel caso in cui il contratto è stato effettuato per una registrazione con cedolare secca, l’imposta di bollo per un immobile in affitto non è necessaria.
Altro caso in cui non è dovuto il pagamento dell’imposta di bollo è quello di una registrazione solo per la riduzione del canone.
Secondo l’Agenzia delle Entrate:
“La registrazione dell’atto con il quale le parti dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione ancora in essere è esente dalle imposte di registro e di bollo.”
L’art. 25 del D.P.R. 642/72, afferma che, chi non corrisponde in tutto o in parte l’imposta di bollo dovuta è soggetto, oltre al pagamento dell’imposta, ad una sanzione amministrativa che va’ dal 100% al 500% dell’imposta.
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