Imposte di registrazione di un contratto di locazione: descrizione e costi?

Imposte di registrazione di un contratto di locazione: descrizione e costi?

Le imposte di registrazione di un contratto di locazione devono essere versate presso l’agenzia delle entrate, in concomitanza alla registrazione del contratto.

Le imposte di registrazione di un contratto di locazione che bisogna necessariamente pagare sono due:

– Imposta di registro

Imposta di Bollo

Queste tasse sono commisurate al valore del contratto, cioè all’importo della locazione.

Imposta di Registro

Questa imposta è determinata dal canone di locazione concordato ed è dovuta dal proprietario (o da chi registra il contratto) il quale, se il contratto lo prevede nelle sue clausole, può rivalersi sull’inquilino per il pagamento di una quota pari al 50% di quanto dovuto per l’imposta.

L’importo dell’imposta di registrazione dipende anche dal tipo di fabbricato ed il seguente:

– Fabbricati ad uso abitativo (2%)

In questo caso, se il proprietario che affitta è un’impresa ed applica  l’IVA sulla locazione, l’imposta di registro è di € 200.

– Fabbricati strumentali per natura (1%) 

Questo genere di fabbricati possono essere gli edifici industriali, gli studi professionali, etc., affittati da soggetti titolari di partita IVA.

– Altro tipo di fabbricati (2%)

– Fondi rustici (0,5%) 

Imposta di Bollo

L’imposta di bollo è di € 16 ogni 4 facciate scritte del contratto di locazione e, comunque, ogni 100 righe.

L’imposta di bollo deve essere pagata mediante l’utilizzo dei contrassegni telematici da acquistare in data non successiva a quella di stipula del contratto di lovazione.

L’imposta di registro, invece, deve essere versata richiedendo all’ufficio delle Entrate l’addebito dell’importo direttamente sul conto corrente (utilizzando l’apposito modello di richiesta di addebito), oppure con il modello F24.

I titolari di P.IVA possono presentare la richiesta per il pagamento dell’imposta solamente in via telematica, mentre i soggetti non titolari di P.IVA potranno rivolgersi anche alle banche o agli uffici postali.

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Redazione del Portale Casa Mia

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